Il museo possiede una piccola ma rara collezione di armi e armamento difensivo cronologicamente assegnabile al XIII e XIV secolo. Di grande suggestione i resti di una o più corazze attribuibili ad un cavaliere detto di Soffumbergo in quanto recuperati in quel castello negli anni '70. Sebbene i pezzi che compongono l'armatura (fra cui spicca la rara visiera a "ribalta") appartengono probabilmente a più corredi, il luogo di provenienza comune e l'epoca alla quale risalgono (fine XIV secolo) hanno consentito di affiancarli in un'unica ricostruzione. Questo ha permesso di ricostruire l'aspetto di un uomo in armatura pesante alla fine del '300. Dal castello della Motta proviene un gruppo di sorprendenti oggetti ancora più antichi (attribuibili alla seconda metà del XIII secolo): una berdica , cioè una protoalabarda molto ben conservata e i resti di una seconda corazza, costituita da ampie e spesse placche per la difesa del busto. Si tratta di reperti di estrema rarità e di grande interesse a cui si affiancano collezioni di vari tipi di cuspidi e altri interessanti oggetti del genere.